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Oceani Marini

Discontinuità e Cambiamento

Ogni generazione cerca la sua strada…

I dinosauri si sono estinti e il mondo è andato avanti lo stesso, cambiato nella sua continua evoluzione…
Ci preoccupiamo di salvare le ultime specie in via di estinzione, ma è veramente il da farsi nei processi di una Natura di cui abbiamo perso il più vero sentire?
L’appuntamento di Malta è un passo avanti, ma su cosa?
Ci preoccupiamo dell’invecchiamento dei popoli, ma aiutarne il ripopolamento con altre culture è il processo più naturale che possiamo garantire al futuro di un mondo che ancora non è stato sufficientemente globalizzato ad una cultura “tacitamente” più vicina, “unica”?
E, se anche il G7 ha preferito una meta surfistica, da noi qualcuno ha scelto di rallentarne il cambiamento, anteponendo l’est, l’Adriatico alle mentalità più internazionali dell’ovest…
Ma ad ognuno il suo gergo, le sue prospettive di una bandiera sventolata non sempre nel modo più adatto alla cultura futura del mondo…
E mai, come in quest’ultimo periodo, si è sentito parlare di una politica non più paragonabile ad un più elevato passato. Un più elevato passato in bianco e nero, con più inchiostro e meno colori dove tutto (ormai) “sembra” sempre più una pubblicità per altro…

La precedente(?) “crescita felice” con i conti pubblici…

Ma se dalle guerre passate siamo “da tempo”(?) usciti con tante, troppe vittime e invalidi, dalle crisi economiche, dall’inquinamento come se ne esce? Più di 1 milione di richieste (da un anno della sua attivazione) per il “reddito di cittadinanza” e il relativo meccanismo per chi non ha un’occupazione “definitiva”(?), entrando e uscendo da un mercato del lavoro più esigente ed efficiente che lo Stato non può permettersi se non con l’abbondanza di un posto fisso…
Quasi 200 mila domande di “Quota 100” per dire basta a un viaggio di una vita tra tante soddisfazioni, ma anche tra tanti “obblighi”, privazioni, fragilità e malattie figlie di questi tempi di continui(?) “raccolti”
La rabbrividente, non ultima, vicenda di Bibbiano non porta alla luce solo chi verrà giudicato dalla Magistratura, ma l’elevato numero di bambini (solo in quella parte d’Italia), figli di un disagio familiare, nemmeno il +alto in Europa…
La pratica scorretta di bollette telefoniche a 4 settimane ancora non rimborsate, non scalate sulle bollette successive(?) come dovuto dopo pure una sentenza…
Il canone della Tv pubblica perso negli evidenti sprechi di 3 canali televisivi, un eccesso se la presa in giro è “amplificata” pure dalla bolletta elettrica di cui si pagano più gli oneri e costi fissi che il reale consumo di energia “ambientale”, annuale…

Forse è stato il precedente Governo ad aver generato più odio, di cui tanto si parlava, gli stessi giornalisti che hanno pure evidenziato la differenza dello spread (in un solo giorno) di soli 3 punti. Di certo questo continuo sottofondo (solo sintetizzato), dove ora l’accoglienza, gli sbarchi hanno uno storytelling diverso, più umano nell’evidenziarne gli arrivi con le ONG, la presenza costante di donne incinta e bambini, come a compensarne il problema evidente davanti all’opinione pubblica di veri costi, disagi futuri(?) tra integrazione e diritti ad una vita dignitosa…
E quanta differenza si pone tra questa nuova umanità che avanza e quella vecchia, regredita di sottofondo, difficile da “ristrutturare” nelle difficoltà dei territori, degli impoverimenti collettivi, come ultimi “bianchi” ad una deriva culturale meno evidente, con troppi pochi sostegni alle famiglie, per standard minimi economici che dovrebbero (invece) essere sempre garantiti e anteposti ad un lavoro che spesso manca e che non risolve, se non temporaneamente (“forse” nemmeno del tutto) la continuità più lunga della vita?

E dovevamo avere una Costituzione prima a tutela del suo Popolo, a tutela di diritti via, via interpretati da ogni singolo Governo. Dai più tecnici, furbi e moderati che hanno appiattito tutto a soli conti e spread, con sempre più argomentazioni generiche a condimento di programmi sempre meno chiari…
E se la terza forza politica aveva almeno garantito quella rottura a quel bipolarismo, a quegli accordi nascosti (facilmente manipolabili nello storytelling generale) che non ci hanno certo salvato da questo eterno ritardo nello sviluppo, “regalandoci” (ma “vaffanculo” a chi li faceva pure passare senza alternative all’altezza) gli ultimi 4 (precedenti) non votati, tutto evidenzia che, per governare (senza far rientrare e resuscitare necessariamente i dinosauri), bisogna esserne all’altezza, sia lavorativa (nell’impegno) che istituzionale…
Lavorare a quegli obiettivi per il continuo miglioramento, sfruttando l’intera durata del mandato non è per tutti e tornare ad un rimpasto, può far cambiare mentalità, ma solo se i cittadini tornano primi in politiche più elevate dove tutto deve coordinarsi ad un risparmio per il miglior funzionamento ed efficientamento di una Nazione più sana, di vita.
E, se non fosse diventata la “scusa” primaria, prima il taglio dei parlamentari e poi il voto, “forse” ci sarebbero state molte risposte diverse quest’estate…

Ormai manca poco al primo banco di prova, ad un rimpasto del fare per garantirne l’intera legislatura, a partire da quel taglio così che quest’ultima esperienza colorata ed evolutiva(?) sia proficua per tutti, non solo per l'”Estero”…
E, se le tasse, oltre al mantenimento degli equilibri di questa Nazione, non servono in modo primario al sostegno delle famiglie italiane, a tutti coloro che negli anni possono trovare periodi, più o meno lunghi di difficoltà; non garantiscono la pulizia, l’ordine delle città e il mantenimento di equilibri nella comune convivenza tra Regioni con redditi diversi, qualcosa di sbagliato viene omesso nel più elevato giornalismo delle troppe opinioni non cresciute nella sintesi, nei troppi storytelling politici ripetitivi che ne hanno determinato una peggiore distorsione e arretramento alla realtà comune da quell’altrettanto pericoloso divano delle parole, ma di soli festival, talk, sagre di libri(?) e forse poco fare…

E dove l’ordine si perde, si perde il più elevato senso della vita, delle cose che i ripetitivi (decennali) slogan (dalla politica ai Papi), nelle ormai sempre più ampie contraddizioni e paradossi, non insegnano altro che un passato(?) dove erano il centro della nostra stessa giovane ignoranza, erroneamente “in attesa” sempre di una svolta. E più si conosce, più si ampliano i propri orizzonti d’interesse e meno una singola, “irrinunciabile”(?) dipendenza (ora pure la lotteria con gli scontrini?) può renderci tutto il resto erroneamente identico, privo di differenze così da appiattirci, senza evoluzione, unica “svolta”, ma di se stessi…
Evoluzione al servizio della propria famiglia (unica e vera prima esperienza d'”azienda”), dei propri figli, nell’umiltà (anche) del più semplice dei lavori, al servizio e sempre nel rispetto di se stessi e degli altri…

Ma quando provi la gratuita dipendenza della Natura, del Mare, degli orizzonti più ampi degli Oceani, non hanno più senso quelle a pagamento, quelle che ne aumentano solo la bulimia da inquinamento per rendere quel valore economico l’unica differenza, ma tra i “più poveri” di senso. Dove, ora, gli abbonamenti, i canoni di sempre più ampie piattaforme e servizi a pagamento, sembrano sempre più determinare la nostra più arricchita contemporaneità…
E forse davanti a queste “escludenti imposizioni” culturali(?), meglio partire per cambiar pelle, ritrovarne il tatto e la sensibilità, forse per quella discontinuità e cambiamento evolutivo (indistintamente) in ognuno di noi…

L’Italia è viva? Non saprei rispondere con un altrettanto “referendum”, ma è sempre meglio mantenere sveglio l’abbonamento gratuito alla Natura e ad una più appropriata, contemporanea “tavola da surf”…

Enjoy yourf life
Keep Surfing

Carlo Azzarone
@Surfer_ksm

Roma – 29 Settembre 2019

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