Un’intera, ultima giornata.
Domani saremo chiamati al voto dopo tanto che ci era stato “vietato”…
Dare nuovamente voce ai diritti, alle speranze di poter cambiare le cose xtutti, indistintamente dal colore di appartenenza politica, dalle esigenze o dai problemi quotidiani che ognuno di noi affronta.
Anche se nessuno puรฒ prevedere cosa verrร fuori da questa seconda legge elettorale, ancora +complessa della precedente bozza varata e dichiarata incostituzionale (Italicum), come se non avessimo giร avuto (xanni) il precedente incostituzionale Porcellum (molti dicono xmantenere una maggiore multiculturalitร tra il vecchio e il nuovo, tra interessi primari e quelli secondari, specchio delle diversitร del popolo e del territorio italiano anche a rischio ingovernabilitร e pericolosi inciuci continui), voglio credere che l’elezione e la presenza di tutti i partiti insieme (in Parlamento e in Senato), ci restituisca nuovamente quell’orgoglio di poter tornare ad essere una Nazione +unita. Fonte di ispirazione nel trovare prioritario il bene comune e il benessere dei suoi cittadini, prima di qualsiasi contrasto, tanto da metterci sempre uno contro l’altro, come xle ultime trovate a vantaggio solo di chi ottiene i bonus e le detrazioni, e chi (nel mezzo) no…
Perchรฉ, dai 16mln di poveri ai 4mln di disabili (di cui troppi dalla nascita); dai territori a rischio idrogeologico, a quelli inquinati; dalle famiglie che fanno sempre meno figli, all’invecchiamento dell’etร media della stessa popolazione; dai matrimoni falliti, alle coppie separate con figli; dalle morti sul lavoro, al nuovo schiavismo moderno; dalla burocrazia e complessitร di un libero mercato incompiuto, alla difficoltร dei cittadini nell’usufruire al meglio di tutti i servizi offerti con il pagamento delle tasse; dalle troppe tasse e mille balzelli, ai tanti pagamenti decuplicati nella quotidianitร delle tante, aumentate diversitร ; dagli atleti olimpici (spesso appartenenti alle Forze Armate), agli atleti che praticano sport a tutti i livelli senza nessun sostegno o garanzia di reddito alla loro attivitร ; dalle malattie che spaventano, alle cure dispendiose, spesso prolungate e con lavori che rimangono a rischio; dalle pensioni da fame, ad un’etร pensionabile sempre+ lontana,; dall’incontrollato flusso dei migranti, ad un terriotrio ferito tra furti e rapine; dalla mancanza di veri redditi di sostegno, ai disagi del degrado che non allontana dal rischio carcerario; dal troppo abusivismo, a interi condomini costruiti con pochissima attenzione all’irradiazione, illuminazione e riscaldamento solare, รจ uno Stato che potrebbe fare molto di+ con semplicitร , senza architetture ulteriori, dispendiose complessitร a danno del suo stesso sistema economico e debito pubblico (aumentato anche xle tante, diverse politiche a tutela di lavori giร superati, ma sempre alimentati con sgravi fiscali e finanziamenti pubblici che non danno stabilitร , nรจ alle aziende nรจ al territorio, se non nell’aumentare costantemente il solo debito pubblico).
Non posso certo farti diventare colui che migliorerร tutto, con l’idea di un minimo reddito garantito a tutti gli italiani xl’amore di questa Nazione (unico e migliore sistema xabbracciare contemporaneamente tutte le varie proposte di ogni singolo partito nelle diverse prioritร di chi lo voterร ), ma posso aiutarti, xil bene comune che ci lega a questa Patria, ad analizzare il tutto partendo da un semplice ed evidente passo poco citato: +che in passato viviamo l’epoca di una maggiore produzione di enormi masse di denaro (anche dalle Banche Centrali di interi continenti) scollegate al +materiale orario della forza lavoro. Si produce cosรฌ tanto denaro, con sempre meno forza lavorativa, che sentir utilizzare impropriamente la parola lavoro, da parte dei politici (xaumentare quel debito pubblico con sgravi, incentivi e chissร cos’altro alla sola, temporanea occupazione improduttiva con quel “doping” di Stato), come un “rastrellamento” alla sola precarietร del ribasso, รจ come essere tornati indietro, fuori tempo, xnon dire fuori mercato se non addirittura fuori da un mondo sempre +globalizzato, automatizzato e sempre +cannibale di se stesso. Cannibale a tal punto da far nascere sempre +acquisizioni (unico modo xmuovere, spendere e far fruttare quelle enormi masse di denaro, tra debiti di Stato, capitali e quote di multinazionali). Cosรฌ da acquisirsi anche tra loro, in percentuali sempre +piccole e onerose, in sempre +regioni e luoghi del mondo…
Fondi d’investimento che non dovrebbero preoccupare se non in chi, non ha capito ancora che l’unico modo xredistribuire cosรฌ tante ricchezze, dissipate nella complessitร di generare un+ vorace e veloce cannibalismo (meno controllabile dell’evoluzione del mercato e delle stesse criptovalute), รจ quel minimo reddito garantito a tutte le popolazioni (xrenderle +tracciabili anche in base al loro costo della vita) che vivono in tutti quegli Stati di democrazia come il nostro(?).
link diretto Parte2 (un’intera, ultima giornata)
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