
“Tifosi” di calcio stranieri alle porte del Vaticano di Roma nel 2016
Se a nessuno è stato concesso di vedere, nelle sue umane imperfezioni, tutta la perfezione della Natura centrata dentro di se, il surf mi ha permesso di cercarla, di sentirla e di assaporarla nelle sue condizioni migliori per farlo.
A quei giorni, a quelle ore non potevano mancare nemmeno le tante condizioni avverse affrontate. Certo, se non si vive il surf con frequenza, non si arriverà mai a quelle giornate, a quella consapevolezza che quei momenti si susseguono continuamente nei tempi della Natura e in ognuno di noi…
Tutto è così “maledettamente” allineato, verso un unico fine, che è difficile non sentirsi parte integrante di qualcosa di più grande di se, dal moto ondoso al vento; dalla luce al colore dell’acqua; dalle maree all’odore del mare; da come il lip rompe a quanto la parete apre in base all’inclinazione (forza e direzione) della mareggiata; dalla gente al proprio stato d’animo, fino alle proprie esperienze che la riconoscono anche nel sorriso condiviso degli altri…
Quest’ultimo, conseguente occidente (dove non mancano le tante gare di solidarietà locali, televisive o la partecipazione a eventi sempre+ social e internazionali), dove la ragione e il buon senso sono gli ultimi vaccini populisti alle “imposte” distorsioni al sistema, che continua ad alimentarsi nella perduta direzione delle infinite specificità, delle perdute regole condivise della vita che non sembra più avere un “fine” comune, come architettato (ancora?) a garanzia di una complessità (non solo burocratica) sempre più distorta da averne perso anche il significato e la “ragion veduta…”
Ma qual’è il fine ultimo in questo “derivato” occidente?
“Forse” il rispetto della vita da ricostruire nuovamente in un insieme di sempre più responsabilità condivise come antidoto naturale, più consapevole della perduta direzione della multiculturalità e umanità del mondo che il solito passato “imposto”, come a garanzia di non ripeterlo(?), non riesce nemmeno+ a vedere.
Forse xarrivare a vederne una possibile(?) perfezione, dovrebbe essere nuovamente “assemblato”, ripartendo dalle tante specificità che ne “governano” l’insieme…
Così risulterà più evidente chi non muove più in quella sua stessa, individuale e naturale “ricerca”…
E un sacrificio, una “rinuncia” (anche alla sola sterile polemica contro una parte opposta) sarà la sua stessa svolta xcostruire altro insieme, nel dovuto rispetto di una nuova società migliore…
E allora i +giovani potrebbero anche rendersi conto che le opposte ideologie, da tanti anni ormai, sono molto+ vicine di quanto si sono perse “dentro” la loro primaria (“in inglese” First(?)) “centralità” (di Governo o meno), se si eliminasse definitivamente il contante.
Da una parte si eliminirebbe molta, se non tutta della criminalità territoriale, reati meno gravi e le conseguenti, relative amnistie, quando quel reddito minimo garantito a tutti, sarebbe automaticamente bloccato durante tutto il tempo della permanenza forzata a carico, cmq, della stessa collettività.
Dall’altra parte, con l’evasione maggiormente recuperata da una migliore tracciabilità e migliore impiego delle forze dell’ordine, si raggiungerebbe una maggiore redistribuzione dei benefici così da aiutare un sistema imbottigliato e “ubriaco” di sole troppe parole, e di un passato che non ha più molto da dire se non la decadenza civica e culturale che ci regala per non ripeterlo(?)…
Per arrivare poi alle troppe sigle sindacali che, con il reddito minimo garantito a tutti, rivedrebbero meglio la loro specificità, verso quel fine ultimo perso davanti a un potere contrattuale, condizioni lavorative a cui non sono+ stati capaci di lavorare, in un futuro sempre+ globalizzato e da ormai troppo tempo mal governato e perso nelle tante, ma sole sue specifiche territorialità.
Così i+ giovani potrebbero anche vivere e vedere in tutte le associazioni umanitarie, dove tutte le risorse economiche dovrebbero essere impiegate e ottimizzate solo per la loro vera mission, tutti quanti retribuiti con la stessa, identica cifra, dal ruolo del più semplice, “ingenuo” volontario a chi ne rappresenta le cariche più alte…
Perché non c’è +nessuna ricerca di futuro in tutti quelli che continuano ancora, nella loro errata, ormai distorta convinzione di servire una più piccola fascia di ultimi seguaci, quando sistemi più ampi e articolati possono integrarli già (come molte multinazionali del web e non solo che si integrano per una migliore progettualità e sviluppo nel tempo) in qualcosa di meglio e per tutti.
E anche le parole dovrebbero muovere ad un nuovo insieme, avvicinando chi, nella sua ritardata specificità non ha ancora capito che un singolo provvedimento non serve più a molto se una più vera visione d’insieme, con il minimo reddito garantito a tutti, lo integra già verso un primo passo di una nuova, migliore civiltà basata (sempre) sulla +o- continuità del lavoro lungo l’arco di una sua intera esistenza, ma in una più moderna cristianità da cui ripartire a tutti i livelli…
Tavola corta o tavola lunga?
Carlo Azzarone
@Surfer_ksm
A.D. Surf – 23 Giugno 2017
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