Segue da: Spiraglio 1 (breve anticipazione… parte 2)
Come già scritto non si dovrebbero più seguire quei riflessi che non ci conducono più da nessuna parte…
Le crisi economiche si susseguono, il lavoro diminuisce e il futuro per molti italiani, come nel resto del mondo, rimane sempre più incerto…
Le liberalizzazioni non basteranno da sole se non saranno accompagnate da un progetto comune, una nuova vita con nuove ambizioni, che ci unisca in un qualcosa di ancora più grande…
Sembra che nemmeno il presente la vede più con quel ruolo che le spetta da Nazione, da Paese che deve saper prevedere e programmare il futuro di chi la vive e la vivrà ancora e sempre con il suo nome: ITALIA.
L’ultima delega di responsabilità all’Europa conferma solo gli ultimi danni causati dalle ideologie, nessuna esclusa…
In questo presente non posso che farti vedere anche oltre la mia passione del surf… e pensare che volevo solo farne di più!!!
Architettura di sistema
Prima di andare a toccare ogni singolo punto vorrei che fosse chiara l’importanza di vederne l’insieme, come un’architettura di sistema…
Forse l’avevo già intravista e sintetizzata nel premio Terna del 2010…
Non posso che condividere l’importanza delle liberalizzazioni, delle capacità e responsabilità di molti uomini di Governo e dell’onore di vivere in un grande Paese come l’Italia che, a differenza di altri paesi e più degli altri, ha “solo” l’obbligo di fare meglio per non tradire la sua lontana e storica cultura…
Non ho teorie, ma ho affrontato, come molti, tanti Oceani…
In tutti, come in natura, c’è un filo conduttore comune, ci sono regole tacite da rispettare e infiniti motivi per celebrarne la stessa vita…
Nella speranza di saperne legare ed esprimerne il senso, scriverò di come possiamo rendere, per primi, l’Italia il Paese che tutti vogliamo… magari come esempio, anche per altri paesi… come, d’altronde è sempre stato…
21.02 2012
Non è un caso se ho scelto questa data per provare a rifletterti un intero sistema…
Uno spiraglio per un’Italia e un sistema economico internazionale che deve essere aiutato…
Qualcosa del surf
Prima di tutto è bene conoscere qualcosa del surf.
Le tavole sono gli strumenti necessari per poter sfruttare le tanto “ricercate” onde.
Ogni tavola ha una caratteristica ed ogni onda ne pretende una per poterla sfruttare al meglio…
Le onde sono movimenti circolari di energia che raggiunta una costa, fondali più bassi, rompono sempre differenti e mai uguali…
Oceani, fondali, maree, coste, condizioni meteorologiche etc., da luogo a luogo, ne amplificano all’infinito le differenze di energia e di rottura…
Ultimo particolare è sapere, quando le condizioni sono più cariche e quindi più impegnative, come gestire l’entrata e uscita dall’acqua…
Forma fisica, stanchezza, marea che cambia, onde che aumentano e altro possono determinare seri pericoli se non valutati con le dovute attenzioni, sia prima di entrare sia nei momenti prima dell’uscita…
Rimanere in acqua, stanchi e in condizioni che hanno superato i nostri limiti di lucidità… non è da far ripetere ad altri se ne sappiamo e ne abbiamo già vissute le pericolosità…
Solo una metafora?
Se la vita venisse rapportata al surf la si dovrebbe dividere in nascita/formazione (preparazione ed entrata), pieno della vita (immersi con le onde dell’oceano), pensione/ultimi anni (ritorno a terra, uscita)…
Sintetizzando meglio
Entrata, celebrazione della vita e uscita…
Verde come l’entrata o la Fede…
La Fede che altri Italiani ti condurranno nel miglior Paese…
Blu come l’Oceano o la Speranza…
La Speranza che l’Italia nutre per te e il Tuo percorso…
Rosso come l’uscita o la Carità…
La Carità che l’Italia ha saputo prevedere per tutti, qualsiasi destino hai avuto lungo l’Oceano della vita…
Breve Precisazione
Prima che qualcuno pensi di dover conoscere tutto del surf, non è necessario.
Il dono, grazie a qualcuno lassù…, non è stato dato ancora a tutti…
In acqua, d’altronde, si è già troppi e le onde migliori non sono mai abbastanza, come al solito, per riempirne, a questo punto, anche la sola vita dei “più fortunati”…
Enjoy Your Life
Keep Surfing
Carlo Azzarone
Testo Iniziale: “Il Museo della Vergogna… Si prega di seguirne solo il Percorso Ideologico, Guidato…”
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