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Oceani Urbani

Unità & Libertà d’Italia… (Passato, Presente e Futuro: diamogli più Valore)

Premessa:
Metti un giorno che le tecnologie ti permettessero di vivere una vita migliore, senza tutti i costi che devi sostenere ancora adesso, ma al solo prezzo di vedere il lavoro di massa finito… Quale reazione avresti?
Lavoreresti ancora tanto, rinunceresti ai tuoi interessi, alle tue passioni di uomo libero? O faresti lavorare anche altri rimasti senza lavoro, riducendo/riducendoti il tuo compenso insieme alle tue ore d’impiego? Chi guadagna milioni di euro con i soldi addebitati agli italiani, che scelta farà? Che Unità, che Libertà vivremo in quest’Italia?
In questo futuro, inevitabilmente certo, quali valori di democrazia verranno fuori?

Unità e Libertà d’Italia (SurfRoma.com 24 Febbraio 2011)

Il Medio Oriente è in fermento…
Sono diversi i Paesi colpiti da “strane” proteste simultanee che, almeno noi,  troviamo difficoltà a comprendere dal nostro Paese…
Sembra che tutti, a parte riportare le notizie di interesse economico, non riescono a dare significato ai valori di quei Paesi, di quelle popolazioni che sembrano vivere le nostre stesse “antichità”…
Condizioni, valori troppo diversi dai nostri? O troppo simili a noi nei problemi civili della quotidianità?
Regimi, religioni, povertà… cosa spinge la gente a morire in piazza per protesta? Protesta per cosa? Qualche regime offre un dialogo, ma su cosa?
Non è una guerra tra stati diversi, ma proteste di cittadini che sfociano in guerre civili…
Sono in molti a guardare il Medio Oriente con estremo interesse per equilibri politici ed economici che si sono mantenuti fin qui, più o meno, in buona sintonia…
Ma per chi non lo ricordasse il Medio Oriente è solo aldilà del nostro Mare e nei venti da sud si sente spesso l’aria dei radicali cambiamenti del tempo…
Lo sanno bene molti surfisti che aspettano le mareggiate, più consistenti, spinte da quei venti…

Arriverà anche da noi questa voglia di cambiare, di migliorarci ancora come Italia Unita? Il 2011 ci ricorda il 150° anniversario di questa Unità…
“E’ agli occhi di tutti di come molte innovazioni, le migliorie future, alle quali si è già arrivati da tempo (?) per il bene dell’umanità e dell’Italia, vengono ancora rallentate e relegate a comparse…”
Quanto dovremo ancora aspettare per le auto elettriche su scala globale? Quanto dovremo ancora subire il canone Rai per arricchire persone che faranno sì beneficenza, ma come saprebbero farla tutti con quelle cifre…
E se i stipendi non aumenteranno mai quanto i costi quotidiani che continuano a triplicarsi, quanto dovremo ancora aspettare le energie alternative per non avere più bollette che anticipano anche gli stessi consumi?
Quanto dovremo ancora aspettare perchè siano le aziende, quelle che spendono milioni di euro in pubblicità e imballaggi sempre più accattivanti, a fornire ai comuni gli stessi contenitori (riciclati) dove fare la raccolta differenziata?
Quanto dovremo ancora aspettare che riducano i costi a monte, su tutto, per non scaricarli sulle generazioni future o sul futuro di un Paese dove l’Unità d’Italia si trasformerà solo in un dolce ricordo?
E quanto dovremo ancora aspettare che, le buone condotte dei singoli, vengano premiate nelle loro annualità, lavorative, assicurative etc.?

E che vita avremo se dovremmo preoccuparci solo di alimentarci e vestirci?
Uomini e donne a quale lavoro potranno ambire? A che vita potranno aspirare? Si riscopriranno le libertà?
E se non riusciremo a garantire a tutti un lavoro in futuro, come non lo si riesce a fare già adesso con molti laureati e non, come per chi rimane fuori dal giro, quanto “peserà” la vita con bollette più “democratiche”?

L’Italia, grazie alla cultura dei suoi molteplici Padri, della letteratura, del pensiero, della politica, dell’economia, dell’arte, della musica, della chiesa e di tutto quello che vive un Paese civile e democratico che festeggia i suoi 150 anni di storia, non può che farci sentire orgogliosi dei nostri Predecessori e del loro coraggio per averci lasciato questo Paese.
E i nostri confini territoriali, che ci separano da altre culture, non possono che rafforzare la nostra identità  di popolo civile e democratico…
E come figli dei nostri Predecessori e come Padri dei nostri figli anche noi guardiamo al futuro… guardiamo con fiducia all’Europa che ci integra ad una nuova identità senza però perdere la nostra profonda e storica cultura…
E come i nostri Predecessori anche noi lavoriamo per lasciare un Paese migliore, anche noi stiamo cercando di fare in modo che i nostri figli possano fare meglio in futuro… trasmettendogli i nostri valori, il nostro esempio lasciato dai nostri Padri…
Ma quanto lo stiamo facendo realmente?

Le economie del Mondo stanno cambiando e le politiche monetarie continuano a reagire ed evolvere, su scala mondiale, alle crisi degli ultimi anni…
E quanto costerebbe alla politica economica italiana garantire a tutti uno standard minimo di elettricità e gas (gratuiti) per la sopravvivenza quotidiana, superata la quale ognuno pagherebbe i suoi eccessi? Soldi risparmiati ai cittadini per energia che costa meno per chi la produce, ma soldi che tornano nell’economia perché in forme diverse, come in altri acquisti primari o bollette che non tutti  gli stili di vita vogliono mantenere al ribasso…
E come dicono in molti, nulla sarà più come prima…
Anche in Italia si respira questo “nulla sarà più come prima”, gli ennesimi scandali (vedi affittopoli o altro…) testimoniano che c’è più attenzione a voler far luce su fatti che non possono più verificarsi in un Paese che vuole mantenere la sua identità di Paese civile e democratico che non vuole far regredire le sue Unità sotto il “regime” di interessi privati…

L’anno è iniziato da poco ed è facile vedere ovunque, nel campo mediatico, tutti che sposano valori, principi, senso civico e una moralità, in eccesso il più delle volte, ma che ci tutela da errati ideologismi e da troppi interessi privati che, il più delle volte, provano a minare l’Unità d’Italia. E in questo eccesso sarà più facile capire le contraddizioni del nostro Paese, del nostro tempo, dove i valori del futuro ancora non si radicano per evolvere errati modi di pensare…
Abbiamo bisogno di essere liberati da quegli interessi privati che abbiamo sì ereditato, ma solo da quando i valori “indeboliti” dal tempo, perchè non alimentati e rafforzati nel tempo, sono stati traditi in un Paese continuamente distratto da altro…
E sentire, da persone che rivestono cariche pubbliche e di responsabilità, un continuo “è stata una leggerezza!” testimonia i tradimenti di quei valori affievoliti dal tempo…

E quest’anno, vuoi per i 150 anni della nostra unità, sarà più facile capirli? Sapremo distinguere meglio le differenze tra l’Unità d’Italia e gli interessi privati? Capiremo realmente che l’Unità deve vivere con le libertà di tutti?
Ma se un servizio pubblico è libero di pagare i suoi stipendi d’oro, quanto siamo liberi di non pagargli i canoni? In quanti si sentono di fare servizio pubblico, ma trattando temi differenti, non godono di nessun canone imposto?
Viviamo, ci sentiamo veramente così uniti, così carichi di valori condivisi come vogliono farci credere con il servizio pubblico che tenta solo di formare le opinioni di massa, ma dove gli stessi valori si perdono nelle democrazie dei dibattiti dove ognuno difende la sua posizione, ma dove nessuno difende le libertà di chi non vive con i loro stipendi… Vita mia, morte tua?
E se non ci sono state evoluzioni è perchè nel tempo, nelle costanti abitudini, i valori sono regrediti per generazioni tanto che accendi oggi la tv e… ???
In questa unità d’Italia molti dimenticano di chi siamo figli realmente… e il riferimento non è diretto ai legittimi genitori…

Il Paese pretende unità, ed è un onore e un dovere mantenerla e rafforzarla…
Ma quanto lo facciamo realmente nel nostro quotidiano?

Ci sentiamo veramente uniti a quegli interessi dei singoli che prevaricano su tutti noi?
O ci sentiamo più uniti a quel senso civico, quella democrazia che vede l’Italia festeggiare i suoi 150 anni di unità?
Ma quel senso civico, quella democrazia dove la vediamo nella nostra Libertà di vivere in un Paese figlio della sua unità? L’avremmo mai trovata se non fossimo stati figli di quegli uomini di pensiero del passato?
Gli stessi Padri che ci insegnano a conoscere fin dai primi anni dei nostri studi… ma nello stesso tempo che ci insegnano a non evolvere, facendoci credere di essere figli delle televisioni, di un partito o di un altro, che hanno regredito la nostra cultura per garantirsi le loro libertà di regimi nascosti…

E quali libertà ci differenziano dal passato? E dal futuro?
E, nelle nostre libertà, quanto ci differenziamo da quei paesi del Medio Oriente?
In un Paese più occidentale e moderno, dove ci si potrebbe veramente permettere di lavorare meno e tutti, perché si continua ad essere obbligati e quindi privati delle nostre libertà come in un Medio Oriente rallentato da decennali regimi?

Ripetiamo:
“Arriverà anche da noi questa voglia di cambiare, di migliorarci ancora come Italia Unita? Il 2011 ci ricorda il 150° anniversario di questa Unità…
E’ agli occhi di tutti di come molte innovazioni, le migliorie future, alle quali si è già arrivati da tempo (?) per il bene
dell’umanità e dell’Italia, vengono ancora rallentate e relegate a comparse…
Quanto dovremo ancora aspettare per le auto elettriche su scala globale? Quanto dovremo ancora subire il canone Rai per arricchire persone che faranno sì beneficenza, ma come saprebbero farla tutti con quelle cifre…
E se i stipendi non aumenteranno mai quanto i costi quotidiani che continuano a triplicarsi, quanto dovremmo ancora aspettare le energie alternative per non avere più bollette che anticipano anche gli stessi consumi?
Quanto dovremo ancora aspettare perchè siano le aziende, quelle che spendono milioni di euro in pubblicità e imballaggi sempre più accattivanti, a fornire ai comuni gli stessi contenitori (riciclati) dove fare la raccolta differenziata?
Quanto dovremo ancora aspettare che riducano i costi a monte, su tutto, per non scaricarli sulle generazioni future o sul futuro di un Paese dove l’Unità d’Italia si trasformerà solo in un dolce ricordo?
E quanto dovremo ancora aspettare che, le buone condotte dei singoli, vengano premiate nelle loro annualità, lavorative, assicurative etc.?”

E a quel pensiero “bigotto”, che ancora crede nelle distinzioni politiche, gli regaliamo il nostro pensiero figlio dei nostri tempi, figlio dei nostri padri e figlio di un orgoglio ferito da un’Italia distratta… (“Se non ora quando?”)
Sì un’Italia distratta dove le parole Unità e Libertà sono state confuse dal tempo, dalla politica e dagli stessi uomini di pensiero del presente o del recente passato… invece di essere alimentate per evolverle con coraggio, con dedizione, con orgoglio e con le dovute tecnologie…

La nostra vita ci ricorda che siamo tutti di passaggio, e se la nostra nasce per fare surf (?)… altri magari per fare altro, quanto siamo liberi di vivere le nostre vite in Italia?
E sostenere i costi delle divisioni politiche, dei loro continui attacchi che si fanno (giornali, tv, manifesti etc. etc.), sostenere i costi inutili delle confezioni e pubblicità alimentari, sostenere i costi di bollette quando ci sono energie alternative  ci fa pensare che non siamo troppo uniti se non si lavora tutti per gli stessi valori… per il bene e gli interessi di tutti…
Sono troppe le mareggiate (e per altri?) che si perdono in Italia e nel Mondo per continui costi inutili, quando i nostri Padri, quelli che ci hanno insegnato sin da piccoli nelle scuole, ci hanno fatto dono del pensiero, delle visioni future, per crescere, maturare ed evolvere la loro stessa Patria da vivere e in cui morire da uomini liberi, nel nostro tempo…

E in questo 2011, ricordiamoci di questa vera Unità d’Italia… ovvero di tutti i figli di questo Paese, figli degli stessi Padri, ma troppo “assopiti” dai singoli costi e problemi di una libera vita… dimenticata.

Enjoy Your Life
Keep Surfing

Redazione
SurfRoma.com

Roma (Italia) – 24 Febbraio 2011

Link:
Sperperi – stellari come in Italia?
Auto elettriche?
Debito Italia (link aggiunto il 14 Giugno 2011)

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