Nella settimana passata ci sono stati due eventi che continuano a far parlare di sè:
La protesta del 14 dicembre, nel centro storico di Roma, degenerata in scontri violenti da parte di giovani studenti e non…
Automobilisti rimasti bloccati in autostrada (Firenze-Arezzo) il 17 Dicembre perchè la nevicata, di poche ore, ne ha bloccata la regolare percorrenza: 38km di fila dove molti hanno trascorso tutta la notte fermi in coda, con il biglietto preso al casello che ne dovrebbe invece garantire il costante orientamento alla sicurezza…
E’ difficile non essere colpiti, direttamente o indirettamente, dalle due cose, più o meno esausti, di un’Italia mal gestita, destra/sinistra/centro/moderati etc. che tutti viviamo e “subiamo” con i loro continui attacchi che si fanno l’un l’altro…
Dallo stupore iniziale ci capita spesso, in questi ultimi tempi, di passare al dissenso dopo averne analizzato tutte le notizie e i vari commenti per capirne di più. Anche se le impressioni iniziali diventano, “ormai”, sempre più delle certezze…
Non siamo i “custodi” delle verità assolute, come non abbiamo tutte le risposte, ma vivendo in un mondo dove lo sport non si paga, dove le albe e i tramonti determinano qualcosa di più di un inizio e di una fine di giornata… ci riesce difficile condividere il motivo per cui si indirizza sempre tutto il malcontento, in qualcosa di “ingiustificabile” e che genera sempre le stesse risposte automatizzate di episodi sporadici e isolati…
Se così fosse, tutti, nel mondo perfetto, sarebbero capaci di governare e fare da governo ombra…
Ci può stare che “succede”, anche se la “Tempesta Perfetta” interessa più a Noi, ma qui viene fuori che molti sono sempre più esausti di un insieme di cose che, come gocce, continuano a far traboccare un vaso che si riversa già da tempo…
Non è questione di pro o contro un governo , pro o contro un politico, è questione di fattori che sommati continuano a creare distanze sempre più marcate tra una società mostrata e una società che non viene più “rappresentata” da nessuno…
Oltretutto l’informazione, per “alimentarsi”, non aiuta se non a tirare fuori il peggio di uno spettacolo che ormai vivono, anche loro, da “affamati protagonisti”…
Forse dall’acqua, dove si riesce ancora a scorgere un cielo pulito, immersi in più chiari colori, sembra più facile distinguere le differenze dal passato. Il tramonto di una televisione in bianco e nero, dove tutto era più uniformato e popolare, ci ha regalato un’alba di un 3D dove i salotti delle “vajasse” (termine (?) che sembra di moda…), ma anche di una cultura, fatta regredire a dibattiti, hanno prevaricato sul naturale sviluppo e senso delle cose… Dove i nuovi, accecanti colori mostrano e nascondono il conto di una società spaccata da chi presenta, con stipendi d’oro, e da chi vive la società con stipendi ridotti all’osso, per non parlare dei giovani precari e dei disoccupati… Forse in questa corsa ai migliori colori, ma “artificiali”, ci si è dimenticati di pulire le sbavature, le macchie, forse indelebili, che sono rimaste al paese… quelle nascoste sotto gli angoli di un tappeto, dove si strilla sempre di più per nascondere quello che si è visto, ma che non si ha più il coraggio di alzare… troppo “accomodati” in salotti al loro stesso servizio…
E sono in molti che cominciano a dubitare delle singole, proprie capacità, incompetenze dettate dall’età e da una ristretta visione che, se trasformate in paure (dall’essere additati singolarmente), si trasformano in capacità “naturali” nel dirigere sempre le attenzioni su “superfici”, non meno chiare, degli “angoli opposti”!!! Tanto, con questi colori, c’è sempre qualcuno che ne confonde la naturale “arte”… e far parte di un “coro” aiuta ad amplificarne il messaggio…
E in quest’Italia senza più valori, “tappezzata”, non c’è più un angolo da alzare…
Ritrovare quei valori, quell’identità del Paese può aiutare a pulire senza perdere l’onore e il rispetto di averlo fatto?
Come la stessa Chiesa fece, ha fatto, fa, farà…, con i suoi “angoli” più “celesti”?
Tutti che corrono verso un centro in nome di quel centrismo e di quel “moderatismo”… strillando, ai quattro “venti”, di correre insieme nello stesso centro, strizzando l’occhio anche a chi era un “nemico” giurato… Forse, in quest’”ipotesi di complotto”, in questo assurdo Risiko dei partiti, complici gli stessi apparenti “nemici” scrittori e presentatori che, presi nel rincorrerli, quegli angoli li hanno saltati a piedi uniti o “leggiadramente” come Professionisti… “forse” macchiati dalle loro stesse scarpe, “fatte” nuove…
Le ferite di un reef tagliente servono a ricordare esperienze, emozioni ed errori. Le Onde più belle devono ancora arrivare per chi le vive con passione… ogni giorno è un nuovo giorno per viverle, anche con l’età che cambia…
Nel 2011 ricorre il 150° anniversario della nostra Repubblica. La storia ci ricorda le ferite del passato, ma la cronaca di oggi sembra nascondere le ferite quotidiane, le ferite di ieri e di un recentissimo altro ieri… Che passioni si lasciano se alle cicatrici si è preferita una bella, coprente plastica artificiale? Come gli aiuti, i privilegi ai partiti che, spartiti, riabbassano quegli angoli dove parole scomode, che colpirebbero molti, si perdono nel tempo…
E se non c’è un illecito, c’è un malcostume e, come si combatte il malcostume? Chi lo insegna ai più giovani? Chi dà il buon esempio? Certo, però, con il digitale si potrebbero fare dei box dove inserire le cose più o meno etiche fatte da tutti i politici mentre parlano in Tv… come si fa nello sport dove vengono indicati i dati statistici del singolo atleta.…???
Coalizioni su coalizioni, partiti su partiti, per non vedersi alzare contro gli angoli del ricatto alla prima occasione che si rimane soli…
E il bello è che, soprattutto ai giovani, a chi ha meno visione d’insieme, viene fatto sempre credere che il male del Paese è sempre e solo colpa di “Quel” (visti i tempi in cui si è perso il rispetto… bisognerebbe farlo Santo…) singolo…
“Poveri illusi”, ospiti di trasmissioni dove non si può avere la preparazione e lo spessore di controbattere a politici e giornalisti di professione… L’errore è iniziale, perché oltre alla preparazione (troppo giovane nella prospettiva dei 360 gradi) è facile perdersi da soli se ci si confronta con le responsabilità oggettive di un partito anche se si pensa di dibattere con un singolo…
E le pratiche proposte sembrano non avere mai seguito, non c’è dibattito su cosa sia meglio per il Paese… Cosa sia veramente meglio per il paese, sembra non avere mai una domanda e le risposte generiche non vedono mai luci nuove…
Se si può racchiudere, simbolicamente, il modo di fare di un Paese, è emblematico il fenomeno automobilistico italiano Ferrari e la “sorellastra”, relegata ad essere la controparte popolare e più “povera” Fiat. Basta togliere l’accecante rosso e diventa curioso vedere vetture “popolari” nei loro rispettivi paesi (Mercedes, Bmw, Renault etc.) partecipare ad un Campionato del Mondo Automobilistico (settore che spesso contribuisce al Pil del paese…) – che rappresentano brand nazionali di vetture che tutti, chi più e chi meno, possono permettersi, mentre in Italia si confonde ancora la nazionalità, il “sogno” di pochi, con l’ambizione, lo spirito nazionale per tutti…
In Italia sembra mancare questo, uno spirito condiviso… un’eccellenza lavorativa per tutti…
A parte la nazionale di calcio che non fornisce un diretto termometro sulla produzione industriale, non abbiamo nulla di popolare (a parte i vari e innumerevoli “Sindacati”) che ci unisca ad una identità lavorativa coesa, mostrata così in mondovisione… la Ferrari rimarrà un’eccellenza italiana, ma per pochi…
Il 2 Giugno ci ricorda l’Unità d’Italia, ma nel ricordo ci si dimentica che i tempi sono cambiati e che le nuove “battaglie”, per mantenere viva quell’Unità, si sono spostate sul campo dell’economia, su quello dell’energia, su quello industriale, su quello del lavoro e su quello del futuro…
Onore e rispetto per tutti quelli che, senza un diretto ritorno, si battono ancora per l’interesse di tutti…
150 anni e l’identità italiana non è stata aiutata ad evolvere coesa, a non avere esempi nazionali da mostrare alle giovani, più influenzabili generazioni… e qualcuno si è arricchito anche in popolarità in nome di battaglie, sempre in nome e contro qualcosa, che molti under 30 non avranno nemmeno capito… spinti da qualcosa perché privati di quello stesso qualcosa…
Basta vedere come vengono catalogate e distinte le opinioni della gente, i reportage giornalistici sulle manifestazioni, i personaggi della politica e quant’altro ne può alimentare le differenze, per rendersi conto che servono solo ad argomentarne la complessa artificiosità, rese comprensibili solo nel dividere e nello schierare, da una parte e dall’altra, un distratto Paese…
E se un giorno non si distinguesse più un partito, ma l’interesse dell’Italia?
Questo lo abbiamo visto anche nel surf, dove le associazioni/federazioni non hanno lasciato nulla a chi veniva dopo, egoisticamente per aver dimenticato lo spirito per cui esistono…
Si dimentica troppo spesso, della correlazione che può esserci tra una cosa ed un’altra…
Questo per dire che se da una parte veniamo invasi da fatti che ci lasciano basiti, dall’altra non veniamo stimolati, aiutati a vedere cose differenti… Sembra, ma ormai è più che una convinzione, che certe argomentazioni vengono veicolate sempre verso punti che non hanno sviluppo, ma che, nel dibattersi, si allineano sempre alle stesse conclusioni per mantenere equilibri sempre più precari in un nuovo mondo che avanza…
Troppi tappeti da tenere distesi sotto il peso di arricchiti panciuti?
A differenza di altri animali l’uomo è l’unico essere vivente ad avere sviluppato capacità intellettive e quindi evolutive…
E ce ne vuole a dire che in democrazia ognuno può vederci quello che vuole… ma è proprio qui che muore, sovvertendo chi è al servizio e di chi…
Chi è abituato a fare il Politico di professione, alle chiacchiere del “ti ascolto”, sarà difficile vederlo aprire al nuovo se per primo non “pulisce”, con responsabilità e dovere, gli angoli nascosti del suo stesso Paese… ti inviterà al suo voto in nome del “centrale moderatismo”, ma questo non è un nuovo giorno, ma il tappeto degli angoli nascosti che si ripete come in un eterno deja-vù…
Se in tutti questi anni hanno solo insegnato a mostrarsi gli angoli nel nome dello sperpero, della “regressione lineare”, a sottolineare ancora chi è più fascista o più comunista, ma a non vedere nel cuore di cosa lasciano al domani, rimane difficile saper distinguere ancora i più veri colori della natura da quelli che non servono…, dal saper radicare i più veri valori nazionali da altro…
L’alba rimane l’alba, il tramonto rimane il tramonto, un giorno di neve rimane un giorno di neve e il moto ondoso del giorno dopo era freddo, consistente e gratuito come sempre…
Se qualcuno ci vede altro possiamo sempre essere “complici” nell’aprire dibattiti, trasmissioni e pubblicare giornali in nome di quei colori che dipingono solo un’irrespirabile aria artificiale… sventolata pure come democrazia!!! Magari (Magari per Noi!?!) con finanziamenti pubblici… e che Campionato di Surf saremo capaci di fare, che società surfistica saremo capaci di presentare?
Anche all’estero si entusiasmerebbero, non per le capacità sportive che non possiamo paragonare a Rider che vivono un immenso e invidiato Oceano, ma per le innate capacità di Italiani di saper costruire, qualcosa di meglio…
Se è vero che i problemi si sono sommati, è anche vero che in passato non si sono create le basi per affrontarli poco alla volta…
Una riforma, in un Paese infreddolito, è pur sempre una Riforma…
Rinunciare all’eccesso per ridistribuire ricchezza può aprire al nuovo? Aiutare gli altri alla crescita e non lasciarli alle disuguaglianze sempre più forti, può aprire al nuovo? Far crescere gli sport “minori” può aprire al nuovo?
In Mare, se non si è formato il “ghiaccio”, il moto ondoso continuerà ad arrivare…
Al tramonto c’era ancora neve e la notte, il buio precedono solo l’alba di un nuovo giorno…
Sabato 19 Dicembre 2010, sopra un tappeto d’acqua,
Buongiorno alla Nostra Italia
Enjoy Your Life
Keep Surfing
Redazione
Surf Roma.com
Discussione
I commenti sono chiusi.